Ormoni e Idrosadenite: il corpo parla anche così
- Giusi Pintori
- 1 giorno fa
- Tempo di lettura: 3 min

Quando parliamo di idrosadenite suppurativa (HS), spesso pensiamo solo alla pelle. Ma la verità è che questa malattia non si ferma lì: coinvolge tutto il corpo, e in particolare il sistema endocrino, cioè quello che regola i nostri ormoni. Ecco perché per capire davvero l’HS dobbiamo guardare oltre le lesioni e ascoltare quello che ci dice il corpo, tutto insieme.
La pelle è anche una ghiandola endocrina
Può sembrare strano, ma la pelle non è solo un “involucro” che ci protegge. È un organo attivo, capace di produrre e rispondere agli ormoni. Dentro i follicoli piliferi e le ghiandole sebacee si crea una vera e propria comunicazione ormonale, che può diventare disfunzionale nelle persone con HS. Quando questo equilibrio si rompe, entrano in gioco ormoni come il cortisolo (quello dello stress), l’ormone tiroideo (TSH), o l’ACTH che regola le ghiandole surrenali. Tutti questi possono alimentare un circolo vizioso fatto di stress, infiammazione e squilibri metabolici.
Lo stress peggiora l’HS (e viceversa)
Lo stress non è solo una sensazione: attiva dei veri e propri meccanismi biologici. Quando lo stress diventa cronico, aumenta il rilascio di cortisolo e di CRH, due ormoni che innescano infiammazione. Risultato? Le lesioni peggiorano, il dolore aumenta e ci si sente più stanchi e fragili. Inoltre, il cortisolo influenza anche il metabolismo degli zuccheri, aumentando il rischio di diabete e obesità: due condizioni che spesso si accompagnano all’HS.
Ormoni sessuali: perché le donne (e non solo) sono più colpite
L’HS è più frequente nelle donne, soprattutto in età fertile. Gli ormoni sessuali – come gli androgeni, gli estrogeni e il progesterone – giocano un ruolo fondamentale. Per esempio, gli androgeni (più presenti nei maschi ma anche nelle donne) sembrano attivare meccanismi infiammatori tipici dell’HS. Non è un caso che chi assume terapie ormonali mascolinizzanti (come nei percorsi di affermazione di genere) possa vedere peggiorare la malattia. Al contrario, alcune terapie antiandrogene si sono dimostrate utili per alcune donne.
Ma anche gli estrogeni e il progesterone hanno il loro peso. Le riacutizzazioni dell’HS, infatti, sono frequenti durante i giorni prima del ciclo, e spesso l’esordio della malattia coincide con la pubertà. Anche gravidanza e menopausa possono influire, in modo non sempre prevedibile. Alcune donne stanno meglio in gravidanza, altre peggiorano. Alcune vedono miglioramenti dopo la menopausa, altre no. Serve quindi un’attenzione personalizzata.
HS e fertilità: un tema delicato
La buona notizia è che la maggior parte delle donne con HS ha una fertilità normale. Tuttavia, i dati ci dicono che ci sono più complicazioni in gravidanza, come un maggiore rischio di aborto spontaneo o di interruzioni volontarie. Sono situazioni complesse, che meritano ascolto, supporto e una presa in carico globale, che includa ginecologi, dermatologi, endocrinologi e psicologi.
Gli ormoni dialogano col sistema immunitario
C’è un altro aspetto importante: gli ormoni non parlano solo al corpo, ma anche al sistema immunitario. La prolattina, ad esempio, non è solo un ormone “delle mamme”, ma anche una sostanza che può alterare la risposta immunitaria. Gli estrogeni, invece, tendono ad aumentare l’infiammazione, mentre il progesterone la smorza. Questo potrebbe spiegare perché alcune donne soffrono di forme più gravi di HS o perché la malattia peggiora in certi momenti del ciclo.
Cosa possiamo fare, allora?
L’HS è una malattia complessa, che cambia nel tempo e da persona a persona. Per questo è fondamentale non rimanere soli. Monitorare i sintomi, tenere un diario mestruale o dello stress, confrontarsi con il medico quando qualcosa cambia: sono gesti semplici ma potenti. Se possibile, è bene farsi seguire non solo da un dermatologo, ma anche da un endocrinologo, e magari da un nutrizionista o uno psicologo, per affrontare la malattia in modo completo.
In tutto questo, la consapevolezza fa la differenza: sapere che i sintomi non “sono nella testa”, ma che c’è un corpo che parla con i suoi equilibri ormonali e immunitari, può restituire dignità e forza. E aiutare ognuno a trovare la propria strada per stare meglio, senza colpa e senza vergogna.
Fonti principali
Zouboulis CC et al. J Invest Dermatol. 2020;
Gauntner T. Front Immunol. 2022;
Jemec GB. Br J Dermatol. 2021;
Villani AP et al. Dermatoendocrinol. 2021;
Kromann CB et al. JAMA Dermatol. 2014;
Kimball AB et al. JAMA Dermatol. 2020;
Guet-Revillet H et al. Clin Exp Dermatol. 2021;
Scholl L et al. Endocr Rev. 2020;
Carbone M, Caposiena D. G Ital Dermatol Venereol. 2019.
Comments