Psoriasi, il futuro è più vicino: a Eadv2025 di Parigi le novità che contano davvero per i pazienti.
- Giusi Pintori

- 24 set
- Tempo di lettura: 3 min

Parigi - presentati risultati concreti: efficacia dei biologici nel lungo periodo, importanza dell’intervento precoce e dati real-world che parlano della vita quotidiana dei pazienti.
Il contributo italiano tra real-world data e diagnostica non invasiva
Dal 17 al 20 settembre 2025, il Congresso EADV di Parigi ha portato in primo piano novità significative sulla psoriasi, con dati concreti a supporto delle decisioni cliniche, un’attenzione crescente all’intervento precoce e conferme sull’efficacia dei biologici nel lungo periodo.
Tra i momenti più rilevanti, la lecture di Andrew Blauvelt “Towards a cure: Hit early, hit hard”, che ha sottolineato come un approccio terapeutico tempestivo e deciso possa favorire remissioni più stabili e durature.
Cosa è emerso dalle sessioni scientifiche
International Psoriasis Council (IPC): “Psoriasis and its unique challenges” ha affrontato le sfide cliniche della patologia: diagnosi differenziale, dolore e prurito, popolazioni speciali (pelle scura, anziani). Chairs: Mahira El Sayed e Jose-Manuel Carrascosa; relatori: Bruce Strober, Martin Steinhoff, Angela M. Londoño-Garcia, Peter C.M. van de Kerkhof.
Focus Italia – IDS: nella stessa sala si è tenuto l’incontro della International Dermoscopy Society, co-presieduto da Caterina Longo (Modena). Tra i contributi, Giuseppe Argenziano (Napoli) con “My favourite dermoscopy topic”, utile anche per le aree difficili (unghie, cuoio capelluto), spesso coinvolte nella psoriasi.
Real-world evidence: dati che contano
Diversi studi RWE su tildrakizumab (Ilumetri®) hanno confermato efficacia e sicurezza in contesti reali, inclusi:
aree ad alto impatto clinico (unghie, cuoio capelluto, area genitale),
pazienti anziani,
soggetti con BMI elevato o alto burden di malattia.
Tra gli studi presentati: ZODIPSO, CzATCH, TIL-SENIOR, TIL-TWO, PROCARE-t.
Benessere psicologico e qualità di vita
Il programma POSITIVE (2 anni) ha mostrato benefici non solo sulla clearance cutanea, ma anche sul benessere psicologico (indice WHO-5) e perfino sulla qualità di vita dei partner.
Focus Italia
Due abstract italiani sul progetto BLUE hanno presentato disegno e dati ad interim su pazienti trattati con tildrakizumab, confermando la vitalità di una piattaforma nazionale sugli esiti percepiti dai pazienti (PROs).
Strategie cliniche e comorbidità
Nella sessione GRAPPA è stata ribadita l’importanza dell’integrazione dermatologia-reumatologia (psoriasi e artrite psoriasica). In evidenza anche l’interesse verso gli agonisti GLP-1, per la gestione del peso, dell’infiammazione e del controllo di malattia. Relatori: Joseph F. Merola e Kenneth B. Gordon.
In pratica per pazienti e clinici
Intervento precoce: trattare prima e meglio, con strategie “top-down”, è oggi un approccio sostenuto da sempre più evidenze.
Decisioni guidate dai dati reali: i registri e gli studi RWE orientano le scelte terapeutiche nei pazienti complessi.
Oltre la pelle: includere PROs (prurito, sonno) e WHO-5 in pratica clinica significa misurare anche benessere e impatto familiare.
Professionisti italiani in evidenza
Caterina Longo (Modena) — Chair IDS; intervento su imaging/dermoscopia.
Giuseppe Argenziano (Napoli) — Speaker IDS, “My favourite dermoscopy topic”.
Team BLUE (Italy) — due abstract nazionali su disegno e interim data con tildrakizumab.
Dichiarazione di Giusi Pintori, Passion People APS
“Oggi non basta più parlare di nuovi farmaci, servono nuove risposte. È fondamentale tradurre rapidamente le evidenze in accesso, aderenza e benessere misurabile. A Parigi abbiamo visto come dati real-world, PROs e reti cliniche possano cambiare il quotidiano delle persone con psoriasi: serve unire questi mondi — ricerca, servizi e comunità — per ridurre la distanza tra risultati congressuali e vita reale.”
Conclusioni
L’EADV 2025 segna un cambio di passo: consolidamento dei biologici, modelli di cura data-driven e crescente attenzione all’impatto complessivo della malattia. L’Italia contribuisce con esperienze concrete su diagnostica non invasiva e real-world data, confermando un approccio centrato non solo sulla lesione, ma sulla persona e sulla sua vita.










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